Sta per avere inizio il primo evento del nuovo anno collegato al mondo orafo e della gioielleria, che si terrà a Vicenza dal 17 al 21 gennaio. Vicenzaoro January 2025 è, infatti, la manifestazione che pone al centro dell’attenzione internazionale l’industria del lusso, vera eccellenza del nostro “Made in Italy”. In particolare, il tema di quest’anno della convention è “Crafting the Future” e mira a ridefinire il futuro della gioielleria, valorizzando le nuove generazioni e promuovendo un dialogo intergenerazionale che coniuga tradizione e innovazione.
Il settore orafo-argentiero-gioielliero è da sempre uno dei principali comparti manifatturieri del nostro Paese, nonché tra i più export-oriented, con una propensione pari ad oltre l’85% del fatturato.
Nel solo periodo gennaio-settembre del 2024 il settore orafo italiano ha realizzato 9,8 miliardi di euro di esportazioni, valore che supera anche il dato complessivo annuale realizzato nel 2023 pari a 9,2 miliardi di euro. E’ questo il dato che emerge dal consueto rapporto di Intesa Sanpaolo sul settore, nel quale, sebbene la domanda mondiale di gioielli abbia registrato un calo del -10,7%, le esportazioni delle aziende italiane sono cresciute del +44,5% in valore e del +28,6% in quantità. Infatti, nonostante i molteplici e veloci cambiamenti economici nazionali e internazionali degli ultimi anni con il conseguente rallentamento dei consumi, questo settore in Italia tiene e, anzi, continua a rappresentare un’opportunità per le aziende nazionali.
Come evidenziato dall’Agenzia del Governo italiano per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – ICE, tra i principali fattori che contribuiscono alla stabilità del settore, oltre lo stile, la qualità, la tecnica, ci sono: l’abilità degli artigiani, l’accuratezza della lavorazione, l’originalità del manufatto che personalizza l’estetica senza snaturarne gli elementi formali, le proporzioni, i cromatismi che appartengono al gusto dominante. Inoltre le imprese italiane innovano continuamente la gamma dei loro prodotti, privilegiando i segmenti di produzione a più alto valore aggiunto e con un forte contenuto creativo e di moda e spingendo verso un continuo aggiornamento tecnologico.
Ed è proprio in questo settore che è nato e si è formato Enrico De Laurentiis, partenopeo, classe 1990, laurea in marketing e management internazionale, giovane creativo dalle idee innovative, alla quinta generazione della famiglia che dal 1897 è un punto di riferimento del settore orafo-argentiero-gioielliero napoletano.
Con Enrico De Laurentiis abbiamo discusso dell’artigianato orafo tra tradizione e innovazione, del neonato network di artigiani locali da lui fondato, nonché delle sfide che si trova a dover affrontare un giovane imprenditore oggi.
Dottore De Laurentiis lei ha da poco dato vita a un nuovo network di artigiani napoletani. Ci può raccontare come è nato questo progetto e quali obiettivi intende raggiungere?
L’ispirazione per la creazione di EdLjewels nasce dall’amore per le tradizioni artigianali napoletane e dalla consapevolezza della loro unicità. Napoli è una città ricca di storia e cultura e l’artigianato orafo è una delle sue espressioni più autentiche. Il mio obiettivo è quello di creare un ecosistema che permetta agli artigiani di raccontare le loro storie e vendere le loro opere a un pubblico più ampio. Vogliamo rilanciare l’artigianato orafo, offrendo non solo un’opportunità di crescita economica, ma anche un modo per valorizzare il patrimonio culturale della nostra città.
In che modo pensa che la valorizzazione dell’artigianato locale possa contribuire a creare nuove opportunità di lavoro nella sua comunità?
La valorizzazione dell’artigianato locale non solo aiuta a preservare competenze e tradizioni, ma può anche attrarre turisti e appassionati, creando nuove fonti di reddito. Attraverso il nostro e-commerce, gli artigiani possono espandere la loro clientela e, di conseguenza, aumentare la produzione e l’occupazione. Inoltre, incentivando una rete di collaborazioni tra artigiani, designer e artisti, possiamo stimolare la creatività e l’innovazione, portando a nuove opportunità lavorative e imprenditoriali nella comunità.
Quali sono le principali sfide che ha incontrato finora nella costruzione di questo network e come le sta affrontando?
Le principali sfide includono la necessità di conciliare tradizione e innovazione, oltre a superare le barriere di accesso al mercato online per alcuni artigiani. Stiamo affrontando queste difficoltà investendo in formazione e supporto tecnico per gli artigiani, affinché possano utilizzare le piattaforme digitali in modo efficace. Inoltre, lavoriamo per costruire una comunità coesa, dove gli artigiani possano condividere esperienze e risorse.
Può parlarci di alcuni dei progetti o delle collaborazioni che ha già avviato con gli artigiani del territorio?
Abbiamo avviato diverse collaborazioni, tra cui una serie di workshop in cui gli artigiani con maggiore esperienza possono insegnare le loro tecniche a giovani interessati. Inoltre, stiamo lavorando a una linea di gioielli in edizione limitata, realizzati in collaborazione con diversi artigiani, per promuovere la loro creatività e abilità. Questi progetti non solo mettono in luce il talento locale, ma aiutano anche a costruire una rete di sostegno tra gli artigiani.
In che modo il suo network intende promuovere e preservare le tradizioni artigianali napoletane, garantendo al contempo l’innovazione e l’adattamento alle esigenze del mercato attuale?
Il nostro approccio si basa sull’integrazione delle tradizioni con le tendenze contemporanee. Promuoviamo l’uso di materiali sostenibili e tecniche innovative, incoraggiando gli artigiani a sperimentare nuovi design. Vogliamo che le tradizioni siano vissute e reinterpretate, non solo conservate.
Quali consigli darebbe ad altri giovani imprenditori che desiderano intraprendere un percorso simile nel settore artigianale o in altri ambiti?
Il mio consiglio è di credere nella propria visione e di essere pronti a investire tempo e passione nel progetto. È fondamentale costruire relazioni autentiche con i propri collaboratori e la comunità. Non abbiate paura di innovare e di creare nuove idee, ma sempre con rispetto per le tradizioni. Infine, non sottovalutate l’importanza della formazione e della crescita personale: un imprenditore deve sempre essere disposto ad apprendere e adattarsi.